Arcobaleno Nero potrebbe essere la storia di alcune, l'avventura che tante avrebbero voluto vivere, la trasgressione che qualcuna ha sognato. Racconta di amore con la A maiuscola proiettata nel mondo reale, nella quotidianità, nella vita che ci mette tutti davanti a scelte da prendere e da decisioni da portare avanti. Arcobaleno Nero è un viaggio introspettivo, un punto di riflessione, è un libro che fa sognare le ragazzine e riflettere le donne (cit.).
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giovedì 29 dicembre 2016
INTERVISTA A VALERIA ZAGARIA
Arcobaleno Nero potrebbe essere la storia di alcune, l'avventura che tante avrebbero voluto vivere, la trasgressione che qualcuna ha sognato. Racconta di amore con la A maiuscola proiettata nel mondo reale, nella quotidianità, nella vita che ci mette tutti davanti a scelte da prendere e da decisioni da portare avanti. Arcobaleno Nero è un viaggio introspettivo, un punto di riflessione, è un libro che fa sognare le ragazzine e riflettere le donne (cit.).
domenica 25 dicembre 2016
MENTI PERICOLOSE - JEFFERY DEAVER . 2^ PARTE
Innanzitutto, spero abbiate passato tutti un Natale sereno!
Il blog Muro di Libri non si ferma mai ed è arrivato il momento di pubblicare la seconda parte della recensione di MENTI PERICOLOSE.
La lettura sta procedendo tra gli alti e i bassi delle storie. Alcune di esse sono piccole perle, altre avrei addirittura evitato di inserirle nel volume...ma chi sono io per consigliare Deaver??? ma veniamo ai racconti. UN CASO DA MANUALE... È un'indagine portata avanti dagli stessi protagonisti de IL COLLEZIONISTA DI OSSA. Non mi ha soddisfatto pienamente. Si tratta di una specie di riassunto del più famoso libro - e film - nemmeno il finale sorprende lasciato ma non posso scendere oltre la sufficienza: 6.
PARADISE invece mi è piaciuto molto. Parte un po' in sordina tanto che mi stavo annoiando. La descrizione dell'incidente - infinito - è davvero barba. Poi però il ritmo e il pathos prendono il sopravvento. John Pellam da l'idea di essere un tipo poco sveglio ma quando si trova imbrigliato in un intrigo veramente diabolico ne uscirà solo grazie alla sua inaspettata sagacia: 8.
ATLETI. Siamo nuovamente caduti... Questo racconto non mi ha entusiasmato affatto anche se tratta la tematica pericolosamente attuale per eccellenza. La ricerca di riscatto da parte delle minoranze etniche può minacciare qualsiasi manifestazione per quanto espressione primaria della pace tra i popoli possa essere. Le olimpiadi: 6.
LA TRAMA. Jimmy Malloy inizia un'indagine sulla morte di uno celebre scrittore. Il decesso sembra essere dovuto ad un infarto ma il sergente non ne è affatto convinto.
La giovane e affascinante molte e l'aitante coautore sembrano i sospettati più probabili per l'omicidio. Il finale potrebbe spiazzare molti...ma non tutti. Insomma: 6+
Al contrario, L'ANALISTA mi è piaciuto molto. È un racconto diviso in tre parti e, ad essere sincero, la mia reazione al termine della prima è stata: "Oh no, che cavolata!". Poi però il mago Deaver ha tirato fuori il coniglietto dal cilindro. La battaglia in tribunale tra il pubblico ministero e la difesa mi ha tenuto incollato fino all'ultima pagina: 8.
Per il momento mi fermo qui...presto pubblicherò la terza ed ultima parte della recensione.
Buone letture a tutti.
Il giorno di Natale è stato bellissimo starmene sul divano a leggere, davanti al caminetto acceso. Voi come l'avete passato?
giovedì 22 dicembre 2016
INTERVISTA A FLAVIA PRINCIPE
Ho iniziato a scarabocchiare durante l'adolescenza, prettamente poesie, che in preda a un raptus di pazzia, ho cestinato. Poi ho smesso verso i ventidue anni e ho ripreso a scrivere dopo una decina d'anni.
2) Esiste un libro, un autore o anche solo un racconto che ti ha influenzato/a?
Credo che tutti i libri letti mi influenzino in qualche modo, anche se a volte non me ne rendo conto.
un secolo. Ho il tasto canc incollato alle dite
Da "autrice" ho avuto la fortuna di pubblicare dopo la vincita di un concorso, ma non è stato un episodio felice, in tutta sincerità.
5) Parlaci un po' del tuo libro. Cerca di convincere i lettori di MURO DI LIBRI a sceglierlo.
lunedì 19 dicembre 2016
IL NATALE DEI BOSCIARQI
Accipicchia, il piano era miseramente fallito!
venerdì 16 dicembre 2016
INTERVISTA A STEFANO POGGI
Com'é nata la tua passione per la scrittura?
Esiste un libro, un autore o anche solo un racconto che ti ha influenzato?
mercoledì 14 dicembre 2016
ONCE UPON A ZOMBIE di BILLY PHILLIPS E JENNY NISSENSON
Titolo: Once upon a zombie - il colore della paura
Autore: Billy Phillips & Jenny Nissenson
Edizioni: Edicart
Si sta avvicinando il ballo di Halloween e il solo pensiero di parteciparvi rende Caitlin nervosa e a corto di fiato. Ha paura di rendersi ridicola e di essere tenuta ancora più lontana dai nuovi compagni.
La sorellina Natalie, cervellona e fastidiosa, cerca a suo modo di spronarla, ma solo l'invito di Jack, l'unico amico che ha, le farà cambiare idea.
Nel frattempo, strane apparizioni vengono segnalate in alcuni dei più grandi cimiteri d'Europa. Sta accadendo qualcosa e Caitlin si ritrova suo malgrado ad affrontare un'avventura più terrificante del ballo scolastico. Per una serie di circostanze, si ritrova in un mondo parallelo dove tutto è zombificato, persino le principesse delle favole!
Caitlin e Natalie sono personaggi a cui ti puoi affezionare e quindi leggerò anche i prossimi volumi, nonostante il libro sia scritto in un linguaggio, a mio avviso, "forzatamente giovane".
Altra piccola pecca: se, come me, vi aspettate che ci sia Alice, non fatevi ingannare dalla copertina. Errore evitabile, visto che non è partecipe in questa avventura ma che, si intuisce, sarà uno dei personaggi principali del prossimo libro. Potevano fare un pò di attenzione e mettere un'altra principessa.
Non lo consiglio per ragazzi sotto i 12 anni. Si parla comunque di zombie e gli zombie si sa che hanno fame....di carne!
domenica 11 dicembre 2016
INTERVISTA A DANIELA FERRARO POZZER
2) Esiste un libro, un autore o anche solo un racconto che ti ha influenzato/a?
3) Quanto tempo hai impiegato?
4) Comè stato il tuo primo approccio col mondo dell'editoria?
5) Parlaci un po' del tuo libro. Cerca di convincere i lettori di MURO DI LIBRI a sceglierlo.
mercoledì 7 dicembre 2016
INTERVISTA A NICOLA TENANI
Ma era solo musica … per quanto solo sia riduttivo.
Inizio a scrivere libri di narrativa e saggistica un paio d’anni fa.
Dopo una lunga permanenza in india del sud (Kerala) assieme a mia moglie e alla mia bimba di quattro anni. Al ritorno la mole di input, emozioni vissute, ricordi, esperienze era talmente forte che metabolizzarle attraverso il semplice ricordo (la rimembranza così cara agli scrittori e poeti del passato), lo sentivo come forte ostacolo.
Necessitava di qualcosa di più importante, di una vera scrittura di tutto quel bagaglio attraverso la stesura di un romanzo.
Inizia così la stesura de “Le fate del Travancore”, uscito nel 2016 grazie alla pubblicazione cartacea di Edizioni dell’Eremo e l’ebook assieme a Panesi editore.
2) Esiste un libro, un autore o anche solo un racconto che ti ha influenzato/a?
Le storie sono nate nel lasso di tre settimane, in un mese il libro era completo.
Così anche il secondo, si chiamerà “Le fate del Malabar”, uscirà in febbraio 2017 sempre grazie alla collaborazione con le due case editrici con cui ho firmato un contratto per la pubblicazione di quella che sarà una trilogia.
4) Comè stato il tuo primo approccio col mondo dell'editoria?
Le storie sono particolari, credo di esulare dalla narrativa canonica perché racconto una Terra di fascino ma che richiede la conoscenza di essa molto profonda che solo l’averci vissuto a lungo ti concede.
Racconto di donne, di viaggio, di esotismo ma con gli occhi poco disillusi e affatto illusi di un uomo che scruta, medita nel luogo, fotografa, capisce o cerca di farlo nel modo meno occidentale possibile.
5) Parlaci un po' del tuo libro. Cerca di convincere i lettori di MURO DI LIBRI a sceglierlo.
Perché acquistarlo?
Dovrebbero testimoniarvelo i molti lettori che hanno acquistato il libro e dopo averlo letto mi hanno scritto ringraziandomi per averli, innanzitutto condotti lontano attraverso un viaggio culturale ed emotivo. In questo viaggio mi raccontano di avere gioito e sofferto attraverso Judy la donna cristiana sposata con un pescatore disoccupato e alcolizzato, la piccola Sajitha e la sua dance-competition di danza Mohiniyattam (così diffusa in Kerala la competizione ad alto livello tra scuole di ballo), la vedova Subha nel suo ricordare la sua triste vita accanto ad un topolino, persi nel tempo di una piantagione al tramonto, nel cuore di una natura che toglie il fiato tra tragedie e un buon epilogo.
Si sono commossi come mi sono commosso io rileggendolo la prima volta, anche se sono iper critico con me stesso, anche se ne avrei riscritto alcuni passaggi ma questo, si sa, fa parte dell’evoluzione letteraria di ognuno di noi.
Mi piace ancora, nonostante le molte letture, c’è verità e poesia, didascalico nel raccontare gli ambienti mi commuovo sempre nel ritrovare parte di me, di noi, tra le righe, anche quando celati dietro la maschera di chi osserva e non interagisce.
tenny2004@libero.it