Sì, in effetti la trama può anche essere divertente...
La perfida zia Alice, invia la nipote Katharine dallo zio per accertarne l'infermità mentale. La donna vuole accaparrarsi l'eredità dell'eccentrico parente. Ma 'eccentrico' è un eufemismo.... Zio Tully è un vero Matto. Secondo me l'autrice ha calcato troppo la mano sulle bizzarie di questo inventore da strapazzo, rendendo un'idea carina - e, in parte verosimile anche nella crudele realtà - qualcosa di eccessivamente 'fuori da questo mondo'.
La schiera di personaggi che circola intorno a questo soggetto, con esemplare onestà, mi sembra eccessiva... A dire il vero il lupo travestito da agnello è presente anche qui ma, a mio giudizio, è troppo facilmente individuabile.
E cosa c'è di strano? Quante storie fantastiche sono irrealizzabili?
Avete pienamente ragione ma...in questo caso avrei usato un linguaggio più consono ad una lettura per ragazzi. Sharon Cameron scrive benissimo, non è assolutamente questa la mia critica, anzi, forse lo fa addirittura troppo bene tanto da rendere un po' ostico l'avventurarsi di un ragazzino tra le pagine del libro.
Concluderei quindi, scrivendo che la trama è troppo debole per la qualità del linguaggio utilizzato dall'autrice. È anche vero che si tratta di una storia ambientata nell'800 ma è altrettanto vero che è stata scritta ai giorni nostri. Mi piacerebbe comunque conoscere le opinioni di chi l'ha letto e soprattutto, se sono opposte alla mia...prometto che verranno pubblicate.
murodilibri@libero.it
Titolo: LA FABBRICA DELLE MERAVIGLIE
Autrice: SHARON CAMERON
Pagine: 322
Editore: MONDADORI
Genere: LIBRI PER RAGAZZI
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