L'autore è Douglas Jackson.
Editore: Newton Compton editori
Pagine: 384
Il protagonista è il tribuno Gaio Valerio Verre, un eroe di guerra, inviato ai confini dell'impero per vigilare sulla fedeltà del migliore generale dell'epoca, il leggendario Gneo Domizio Corbulone.
Al giovane imperatore Nerone è giunta voce che l'alto militare, di stanza ad Antiochia, sia pronto a marciare su Roma e ad usurpargli il trono. Per questa ragione, il giovane ufficiale viene inviato ad Oriente. Qui, scoprirà che il generale è, in realtà, molto fedele a Roma, anzi, nonostante una schiacciante inferiorità numerica, Corbulone azzarderà uno scontro coi parti da cui potrebbe decidersi il futuro del glorioso impero...
Il libro è ricco di colpi di scena fino all'ultima pagina. I tradimenti, sono innumerevoli ed inaspettati. Per non parlare della crudeltà e della durezza della vita romana. In certi punti c'è davvero da rimanere sconcertati dallo stile crudo dell'autore ma esso è adeguato agli avvenimenti che vengono narrati.
I soldati devono eseguire gli ordini senza riflettere.
Nelle alte sfere la corruzione è un male sempre presente e un imperatore debole e insicuro come Nerone fu vittima di consiglieri meschini ma, soprattutto, subdoli che lo indussero ad agire contro l'interesse di Roma. E' opinione condivisa che con lui iniziò il declino del glorioso impero.