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giovedì 12 gennaio 2017

INTERVISTA AD AURELIO ANDRIANI


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Aurelio Andriani

1)      Com'è nata la tua passione per la scrittura?

Ho iniziato a scrivere poesie quando ero alle scuole elementari, le classiche poesie in rima su tematiche infantili con il papà o la scuola stessa. Negli anni ’80, poi, dopo un lungo periodo di astensione, ho ricominciato a scrivere poesie, più che altro per dare sfogo alle pene amorose che da adolescente stavo attraversando. In quegli anni,  però una mia amica, sapendo che scrivevo, mi chiese di comporre un breve racconto di fantasia da portare in classe come compito assegnatole da sviluppare a casa. Accettai di aiutarla e scrissi il mio primo racconto intitolato CHE C'È LAGGIÙ?, mai pubblicato e che gelosamente conservo dattiloscritto tra tutti i miei fogli del passato e le agende che ho riempito di poesie e canzoni trascritte rigorosamente a mano, pagina dopo pagina. Da quel momento cominciai ad affacciarmi alla scrittura che cominciava a esulare dalla rappresentazione, più o meno criptica, dei miei dissidi interiori suscitati dalle pene d’amore. In quel momento cominciai ad affrontare tematiche che comprendevano tutta la sfera del mio essere, scrivendo contestualmente i testi (e a volte anche gli spartiti) di canzoni anch’esse mai pubblicate, per ora. Il 1996 è l’anno della prima stesura di BUIO, a oggi pubblicato in selfpublishing su Amazon nel solo formato e-book. Dello stesso anno è il concepimento di LA GUERRA DI DÀNAS, pubblicato in una raccolta composta da due racconti accanto a LA LAPIDE, di cui quest’ultimo è risultato vincitore della sezione di narrativa inedita al 9° Premio Nazionale Poesia e Narrativa “LA TAVOLOZZA”, a  cui è intitolata l’omonima collana di pubblicazione, e di cui è andato a comporre il volume dell’edizione 2016. Quest’ultimo libro, pubblicato dalla casa Editrice CLD Libri di Pontedera (PI), è reperibile in formato cartaceo presso lo store della predetta CE, oppure in formato e-book su Amazon.

2)      Esiste un libro, un autore o anche solo un racconto che ti ha influenzato/a?

Premetto che le mie letture spaziano fra vari generi, ma prediligo autori dell’horror classico come Arthur Conan Doyle, H. P. Lovecraft e soprattutto Edgar Hallan Poe. Di quest’ultimo in particolare mi ha impressionato la rovina degli Usher. Traggo ispirazione da questo genere di autori, anche se in alcuni dei miei racconti non tratto argomenti horror, bensì narro di vicende più “normali” come in ‘IL PROFESSOR ČECHOV’ (non ancora pubblicato) oppure di fantascienza come in “CHE C’È LAGGIÙ?’ e molti altri, senza contare quelli che sono in cantiere o in via di sviluppo. E poi Umberto Eco, Di Giovanni come autori italiani per il loro modo di rendere le immagini vivide con le descrizioni e Andy McNab per le tematiche di azione e di guerra.

La lista sarebbe lunghissima perché ognuno dei libri che hanno fatto parte della mia vita mi ha lasciato qualcosa di indelebile in me e mi ha spinto a cercare di poter ricreare le emozioni che io stesso ho provato nel leggere tutti i libri che hanno finora accompagnato la mia vita. In confronto ai grandi che ho citato, ovviamente, mi sento una formichina, ma già il fatto che riesca a mettere su carta emozioni che io stesso provo e riuscire a renderle vivide anche a coloro che mi hanno finora letto è per me già motivo di soddisfazione e stimolo a crescere artisticamente e come uomo.

3)      Quanto tempo hai impiegato?

Se intendiamo il tempo che ho impiegato tra lo scrivere e l’affacciarmi al mondo dell’editoria (o meglio della pubblicazione) il calcolo è presto fatto: 20 anni di riflessioni e dubbi se lasciare in mano al pubblico e in pasto a chiunque quelli che considero miei figli (ovvero le mie opere) o meno. BUIO, nato nel 1996, ad esempio, è stato pubblicato nel 2016. In verità una spinta molto forte l’ho ricevuta emotivamente nel 2015 quando ho perso improvvisamente mia sorella (più grande di me) che scriveva anche lei e che aveva vinto molti concorsi letterari con alcune delle sue poesie, ma che non aveva mai pubblicato. Quell’evento tragico mi ha fatto riflettere sull’opportunità di lasciare un domani ai miei cari qualcosa di tangibile che potesse suscitare in loro sensazioni superiori rispetto al mero ricordo, allorquando non ci fossi stato più con loro.

Se invece vogliamo riferirci ai tempi che ci ho messo per scrivere le opere che ho pubblicato, beh, allora devo fare un distinguo.

BUIO è stato scritto, come prima stesura, nel giro di 15 giorni.

LA GUERRA DI DÀNAS, invece, in 5 giorni.

LA LAPIDE, infine, nel giro di 24 ore filate di scrittura oserei dire compulsiva.

Ovviamente c’è da tener presente che non si tratta di romanzi, bensì di racconti lunghi o romanzi brevi che non vanno oltre la cinquantina di pagine.

4)      Comè stato il tuo primo approccio col mondo dell'editoria?

Come accennavo precedentemente, scrivendo per me stesso e mettendo in ogni mio elaborato parti del mio io interiore, ho sempre avuto timore di mettere in pubblico ‘le mie cose’, non per paura delle critiche, ma per una questione di intima gelosia delle proprie fragilità. Poi, col tempo, quando ho fatto leggere qualcosa ai miei amici e parenti mi sono reso conto che in realtà solamente io so cosa c’è veramente dietro a ogni parola scritta e che le emozioni che arrivano al lettore sono dirette, nella loro essenzialità filtrata e attecchiscono ai differenti vissuti di chi legge. In pratica, quello che il lettore prova non sono solo le emozioni dello scrittore, bensì una miscellanea con le proprie e con il proprio vissuto e di conseguenza ci si trova a provare emozione per qualcosa che magari a un altro non ha provocato alcun effetto. Quindi ho pensato di buttarmi a pubblicare. Il primo problema che ho affrontato è stato quello inerente al mezzo da adottare (cartaceo, e-book?) e come procedere. Innanzitutto ho registrato in Siae tutti i miei scritti. Poi ho mandato in visione un po' di materiale a case editrici famose da cui ho ricevuto la risposta che lasciava intendere ‘non sei nessuno – non ci interessa – le faremo sapere’. Contestualmente ho però cominciato a ricevere (ancora oggi avviene) lusinghiere sfilze di complimenti e frasi di interesse alle mie opere da parte di CE a pagamento che mi hanno un po’ demoralizzato.

Ma alla fine ho deciso di non spendere un solo centesimo per la stampa delle mie opere, mettere a disposizione di chi veramente voglia leggere i miei racconti un prodotto revisionato, impaginato e illustrato da me e possibilmente in modo gratuito (solo che per ora questo non mi è stato ancora possibile): il mio interesse è quello di poter regalare emozioni e non di guadagnare vendendo libri.

Per ora con BUIO ho abbracciato il self-publishing in e-book con Amazon in formato Kindle, con tutti i pro (economicità,personalizzazione e flessibilità) e i contro (mancanza di una vera e propria campagna di marketing, bacino di utenza ristretto e impossibilità di regalare copie a mia discrezione). Ma per i prossimi che sto per pubblicare approfondirò ancora di più la materia. Resta il fatto che non ho bisogno di plausi altisonanti per essere più soddisfatto di quanto non lo sia già di me stesso.

Discorso a parte devo fare per il cartaceo di LA LAPIDE – LA GUERRA DI DÀNAS, in quanto la pubblicazione è avvenuta con un piccolissimo contributo da parte mia, ma solo perché ho personalmente incontrato editore e Presidente del concorso letterario e ho reputato che fosse giusto non interrompere la collana lasciando un “buco” per l’anno 2016 tra tutti i volumi pubblicati e che saranno pubblicati. Inoltre l’e-book di quest’opera, su autorizzazione della CE è stata da me creata e messa in vendita su Amazon, atteso che la CLD Libri non intendeva investire sulla branca e-book della pubblicazione.

5)      Parlaci un po' del tuo libro. Cerca di convincere i lettori di MURO DI LIBRI a sceglierlo.
Essendo per ora due i libri che ho pubblicato, anche in questo caso farò un distinguo.

BUIO

Mi piace paragonare BUIO a quel brivido freddo che corre veloce lungo la schiena nell’attimo in cui volti le spalle alla porta aperta di una stanza buia e silenziosa.

Sinossi.

Cosa si annida nel buio? Cosa è sepolto in quegli angoli bui della memoria?

Chi afferma che non ha mai, neanche per una volta, avuto paura del buio mente a sé stesso, perché esso si annida in piccoli angoli inconsci dell’anima di ognuno di noi…

Il Dottore di Dotter Hill aveva speso la sua vita a combattere l’oscurità che da sempre avvolgeva i suoi vuoti di memoria e che lentamente stava conquistando la sua anima… fino a quel giorno, lì nella casa natia, solitaria tra le colline e al cospetto del bosco fitto che custodiva i suoi segreti sin da quando era bambino…

Trama

Romanzo breve di genere paranormal/horror psicologico.

Un biologo fugge dalla città per tornare nella casa in cui ha vissuto la sua infanzia, fra montagne e colline a ridosso di un tetro boschetto che da sempre è oggetto delle sue angosce e che gli rievoca le tristi vicissitudini che la vita gli ha riservato. Ma le paure ancestrali e i vuoti di memoria potranno essere colmati solo combattendo il buio fuori e soprattutto dentro di sé.

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Booktrailer


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LA LAPIDE – LA GUERRA DI DÀNAS

Due racconti che trascinano in mondi e situazioni diversi tra loro ma che coinvolgono il lettore fino alla rivelazione finale.

In “La Lapide”, vincitore del 1° Premio Narrativa inedita al 9° Premio Nazionale Poesia e Narrativa “LA TAVOLOZZA”, a  cui è intitolata l’omonima collana, edizione 2016, ci si ritrova a fronteggiare realtà in cui momenti terribili possono rivelarsi inaspettatamente meravigliosi e il sovrannaturale diviene collante essenziale nella speranza di redenzione. La lapide bianca sulla collina non ha fretta e ha tutto il tempo del mondo per rivelarsi ai protagonisti e al lettore.

In “La Guerra di Dànas”, invece, una pattuglia dell’esercito regolare dovrà affrontare una difficile missione contro il tempo, attraverso le linee nemiche e nei meandri della terra, dove i pericoli che incomberanno non saranno più di tipo “terreno”: qualcosa attende la pattuglia Aquila 6 nelle viscere della città di Dànas e i colpi di scena coinvolgeranno il lettore in una visione della realtà cui, forse, non aveva mai pensato. Le armi convenzionali non servono più e la vera guerra da combattere è solo quella per la sopravvivenza. 

Trame

LA GUERRA DI DANAS: La squadra “Aquila 6” dell’esercito regolare viene inviata oltre le linee nemiche con il compito di ripercorrere i passi della pattuglia “Cobra 1” che tempo prima non aveva fatto più ritorno dalla città di Dànas e il cui unico superstite si era suicidato pochi giorni dopo il suo ricovero in ospedale in stato di profondo shock, senza avere la possibilità di raccontare l’accaduto. I sei componenti della squadra Aquila 6 dovranno portare a termine la missione in 24 ore, allo scadere delle quali la città di Dànas verrà bombardata dal fuoco alleato. Per evitare i nemici disseminati per la città, la pattuglia deciderà di percorrere i sotterranei, ma questa scelta porterà quegli uomini a vivere esperienze paranormali e a fronteggiare verità sepolte nel tempo e nell’anima. 

Chi ne uscirà vivo?

Nulla è come sembra!

 

LA LAPIDE: In una piccola cittadina del Nord dell’Inghilterra, la vita scorre con i suoi drammi e con i suoi ritmi. Un uomo si ritrova a vivere il proprio dramma familiare della perdita del proprio figlio per una grave malattia e da quel momento anche i rapporti con sua moglie degenerano giorno per giorno, all’apparenza…

Perchè Ileen non vuole più rivolgergli la parola da mesi? E perchè, proprio quel giorno ha deciso di parlargli nuovamente senza provare più astio nei confronti di Bill?

L’unica cosa che, apparentemente, ormai li tiene legati è la piccola lapide bianca sotto cui giace il loro piccolo Manuel.

Ma le cose non stanno proprio così…

 

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Approfondimenti sull’autore, pagine, blog e link:

BLOG “Emozioni Pensanti”:  https://aurelioandriani.wordpress.com/

Pagina FB di Emozioni: https://m.facebook.com/emozionipensanti  (@emozionipensanti)

Pagina FB MY homemade BookTrailer: https://m.facebook.com/MYhomemadeBT/ (@MYhomemadeBT)

Pagina FB TELAYFPA: https://m.facebook.com/telayfpa/   (@telayfpa)


Pagina FB Un giorno di: https://m.facebook.com/ungiornodiordinariafollia/    (@ungiornodiordinariafollia)




 

Aurelio Andriani nasce in Puglia, ad Altamura, nel 1971, ma da sempre è cittadino della contigua Gravina in Puglia, cittadina dell’entroterra barese da cui sgorga l’omonimo torrente che nel corso dei millenni ha contribuito a dare anche a Gravina una connotazione simile a quella dei più famosi “Sassi” della vicina Matera, cui il torrente arriva.

Roma è la sua ultima città d’adozione dove vive con la sua famiglia.

Tra le sue pubblicazioni troviamo BUIO (gennaio 2016), in formato e-book autopubblicato: un romanzo breve scritto molti anni fa, di genere noir/horror psicologico.

Con il racconto “LA LAPIDE” ha vinto il Primo Premio nel concorso letterario indetto da “LA TAVOLOZZA” che ha comportato la pubblicazione cartacea nell’edizione 2016 dell’omonima collana, insieme ad un romanzo breve intitolato “LA GUERRA DI DÀNAS”, edizioni CLD Libri di Pontedera (PI). Inoltre ha realizzato (ancora ventenne) un opuscolo di poesie “artigianale”, intitolato “SCHEGGE DALL’IO”, stampato negli anni Novanta come vademecum simbiotico nell’ambito una mostra di pittura dove la creatrice ed artista aveva tratto ispirazione dai versi scritti da Aurelio Andriani e ne aveva fatto le opere pittoriche esposte.

Una sua poesia, intitolata CONTEMPLAZIONE, è stata selezionata per partecipare al concorso “POETA ANCH’IO” di Bomarzo (VB), ancora in corso, ma è già stata inserita fra le migliori che saranno pubblicate al termine del contest nella raccolta dei migliori partecipanti che sarà mandata in stampa entro dicembre 2016.

L’ispirazione per scrivere poesie e racconti la trae dalla quotidianità che ogni giorno gli manda spunti che poi riporta su carta, e specialmente la sua professione nelle Forze dell’Ordine che lo vede molto spesso lontano da casa impegnato in missioni di pace all’estero. Tutto questo è fonte di arricchimento d’esperienze che Aurelio Andriani cerca di trasmettere attraverso la sua penna.

In ogni suo scritto c’è un unico filo conduttore latente, un messaggio finale importante, un cammino da percorrere ed una riflessione lasciata al lettore per una crescita intellettuale e spirituale.

 


 

 

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