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giovedì 6 ottobre 2016

LA FAMIGLIA BOSCIARQI - PRESENTAZIONE

I Bosciarqi vivono alla periferia di Freudaccio, un piccolo paese che si affaccia sullo splendido Lago Secco.
La casa della famiglia è immersa nel verde anzi, per meglio dire, ne è completamente invasa. Piante, rovi, rampicanti, siepi, erba infestante e arbusti di ogni genere sono cresciuti ovunque e si sono impossessati di ogni centimetro della dimora. Convivere coi Bosciarqi è l'incuno più grosso dei loro compaesani che vorrebbero cacciarli una volta per tutte e, subito dopo, abbattere quell'orribile abitazione.
Veniamo ora alla presentazione dei componenti della famiglia.
Abien: il padre. È un uomo sulla quarantina. Alto e secco in maniera sproporzionata, fatica a trovare l'abbigliamento che gli calzi a pennello. Le giacche, se sono giuste come larghezza - o strettezza - spalle, hanno poi le maniche che non superano il livello dei gomiti. Soprattutto in inverno, quando il freddo si fa pungente, è costretto ad aggiungere (orrendi) scampoli di stoffa posticcia. Stesso problema coi pantaloni. Se sono perfetti in vita, gli arrivano poi a metà polpaccio.
Ha il viso molto lungo, tanto da sembrare una ciabatta e gli occhi, con le estremità cadenti, sono di color marrone. Una nota particolare va riservata alle foltissime sopracciglia che posseggono vita propria e si spostano sulla fronte dell'uomo come fossero una coppia di bruchi pelosi. 
Ha una costante espressione da ebete.
Si nutre principalmente di aghifoglie e, per questo, la lingua del signor Bosciarqi è spessa, lunga e di color verde...quella di una giraffa, insomma.
Amaranda: moglie di Abes. È anche lei sulla quarantina. Al contrario del marito però non supera i centocinquanta centimetri di altezza ed è corpulenta. Ha la faccia gonfia come un pallone, il naso è a patata e gli occhietti verdi faticano ad aprirsi, dietro le grosse guance rosse. Tiene i capelli, giallo ocra, tagliati a spazzola e adornati da decine di fiori finti. Indossa vestiti sgargianti ed elasticizzati che mettono in ulteriore evidenza le sue esuberanti rotondità. Mangia soprattutto il miele prodotto dai suoi quattro alveari domestici da cui non vuole mai allontanarsi. Per questa ragione li tiene in camera da letto. Quando è sotto pressione, la donna, inizia a tremare e, poco dopo, ad espellere una sostanza verdognola e appiccicosa dalle orecchie e dal naso... a quanto pare questa 'linfa' è una prelibatezza per le sue api che, ogni volta, si gettano in massa su di essa.
Alaja: la figlia di dieci anni. È un'ecologista estrema e mangia solo pietre. A volte, dietro insistenza della madre, si concede un po' di terriccio per integrare il suo regime alimentare, altrimenti troppo povero. Praticamente la ragazzina sembra una fotografia in bianco e nero. A causa dell'alimentazione, al posto dei capelli, le è cresciuta una calotta rocciosa che può togliere e mettere a mo' di casco protettivo. Anche la pelle ha risentito del nutrimento a base di pietre ed è divenuta grigia e ruvida come il cemento. Almeno i lineamenti del viso della giovane Bosciarqi sono abbastanza regolari nonostante la sua totale inespressività e gli occhi tondi come bottoni. La voce ha un suono sgradevole ed è pure monotono. Ultima particolarità: veste solo color verde.
Arame: fratello di Alaja. Ha otto anni ed è secco quasi quanto il padre. Ha lunghi capelli rossi simili ad alghe che, fra l'altro, sono pure il suo piatto preferito. I piedi e le mani sono palmati e ama stare in acqua. Nel soggiorno dell'abitazione, incassato tra la rigogliosa vegetazione, c'è pure un piccolo stagno in cui, ogni giorno, il giovane schiaccia un pisolino in apnea. Quando può, evita di vestirsi, tranne per lo striminzito costume di stracci che indossa perennemente. Ha gli occhi color ghiaccio e la pelle traslucida. A prima vista - ma anche a seconda e a terza - può sembrare un essere alieno.
La  casa della famiglia Bosciarqi è piena di altri ospiti. Oltre ai quattro alveari di Amaranda, c'è Malassa la giraffa che è l'animale preferito di Abien con cui, spesso e volentieri, l'uomo si fa scorpacciate di spine d'acacia. Poi abbiamo Frulla, la puzzola di Alaja, Sdenti, il piranha di Arame ed infine Liptolo, il cespuglio animato di Eucalipto che va a zonzo tra le stanze erbose della stramba dimora.


Chi se la sente di scrivere la prima avventura????

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